31 maggio 2012
Coricandosi tra i fiori
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29 maggio 2012
Terremoto
Incredibile come la natura possa darci spettacolari ed infinite gioie e indicarci vie per vivere spensierati e felici e altre volte inneschi dolore, distruzione, terrore e morte. Sono due lati opposti della stessa medaglia. I controsensi e tutto ciò che non riusciamo ad accettare della madre terra. E in questi giorni che qui, a 80 km dall’epicentro si sentono forti le scosse che ci scuotono e là, fanno cadere case e capannoni e fanno vittime, non si riesce ad andare in giardino spensierati e a non pensare a chi è là e a chi tocca in pieno, questo terribile stillicidio di terrore continuo.
Avevo dei buoni scatti oggi per il blog. Ma mi è passata la voglia di visionarli e pubblicarli, e tutto questo passa in secondo piano. Un temporale lontano tuona, e la suggestione lo scambia per il rombo del terremoto e il pavimento sembra vibrare... o forse sarà anche reale, tante sono le piccole scosse a volte impercettibili che si susseguono….
Avevo dei buoni scatti oggi per il blog. Ma mi è passata la voglia di visionarli e pubblicarli, e tutto questo passa in secondo piano. Un temporale lontano tuona, e la suggestione lo scambia per il rombo del terremoto e il pavimento sembra vibrare... o forse sarà anche reale, tante sono le piccole scosse a volte impercettibili che si susseguono….
21 maggio 2012
Sotto un’altra pioggia
Sotto una pioggia battente... non si riesce a guardare il giardino da casa… e allora fuori per una passeggiata bagnata.
Ci siamo. Le rose sono quasi tutte sbocciate, anche se altre precocissime hanno già sfiorito, la maggior parte fiorisce ora e nelle prossime settimane, anche se la maggior parte sono moderne e rifiorenti, è ora la fioritura che conta. La prima, quando il bouquet è fresco, sulle giovani foglie belle verdi e sane, turgide dalle piogge copiose della primavera e fresche dalle temperature da nord europa. In più si aggiunge qualche chicca dalle galliche.
La pioggia disfa i fiori, ma un fascino romantico suscita l’immagine dei petali che si adagiano nell’erba e su altri fiori sottostanti.
Eremurus si ergono verso le nubi del cielo a sfidare il vento, che soffia e scuote energico le fronde degli alberi. Si caricano di pioggia e si appesantiscono, ondeggiano, si piegano ma non si spezzano, e la maggior parte sono ancora lì, eretti in fiori stellati,in compagnia di allium giganteum, a brillare tra verdi ciuffi di graminacee e perenni.
12 maggio 2012
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